Operatore Socio Assistenziale (OSA)

Corso finanziato - Programma PAR GOL Regione Campania

(Beneficiari Uomini e Donne età da 18 a 65 anni)

Unità di Competenza

Di seguito le unità di competenza che saranno trattate durante il corso:

1 - Cura dei bisogni fondamentali della persona
2 - Assistenza alla salute dell'assistito
3 - Attività di indirizzo e supporto alla famiglia dell'assistito
4 - Promozione del benessere psicologico e relazionale e dell'autonomia dell'assistito
5 - Organizzazione, igiene e governo dell'ambiente di vita dell'assistito
6 - Gestire dati, informazioni e contenuti digitali

Descrizione delle esigenze espresse dalle filiere produttive

Dal confronto con le aziende partner è emerso che nell’attività di assistenza rivolta a pazienti non autosufficienti, da svolgere sia presso il domicilio dell’utente che in strutture socio-assistenziali, è necessario disporre di personale adeguatamente qualificato da impiegare nella propria attività, tenuto conto che tali servizi sempre più si configurano come ad elevato impatto sociale a sostegno dei pazienti e delle famiglie di appartenenza. Il percorso formativo proposto di Operatore Socio Assistenziale (OSA) risponde a tale esigenza delle aziende e strutture del sociale, in funzione della tipologia e delle esigenze di cura ed assistenza degli utenti, ed è stato ideato e strutturato unitamente alle aziende partner di settore Villa Giusy, Residenza San Biagio e Cooperativa Sociale Cassiopea a seguito di confronto ed interlocuzione con i relativi responsabili sulla base delle esperienze maturate nel tempo e dell’attuale situazione nel settore dell’assistenza ad anziani, disabili, soggetti fragili a beneficio dei quali opera la figura professionale dell’ OSA. Si vuole in questo modo garantire una formazione di elevato livello ma soprattutto finalizzata all’accrescimento delle possibilità di inserimento lavorativo degli allievi presso l’azienda partner e/o in altre aziende di settore (RSA, case albergo per anziani, cliniche, ospedali, centri diurni per disabili, centri ricreativi, comunità per minori, etc.), fornendo ai discenti un percorso formativo molto pratico e professionalizzante, sviluppato in parte in aula ed in parte attivando Stage presso le strutture nelle disponibilità delle stesse aziende partners. L’accrescimento del fabbisogno di tale tipologia di risorsa umana negli ultimi due decenni in particolare è strettamente connessa anche all’aumento di strutture per la cura e l’assistenza di soggetti svantaggiati, la cui diffusione si è incrementata anche per una evoluzione e mutamento culturale che considera, ad esempio, lo spostamento del paziente dalla casa familiare a tali strutture non più una sorta di ‘confinamento’, ma una opportunità di reinserimento sociale in un ambiente dove possa ricevere assistenza specialistica e occasioni di socializzazione tra pari, il tutto incentivato anche da finanziamenti pubblici sia nazionali che della Regione Campania, e conseguentemente all’ampliamento dei servizi offerti finalizzati a dare un effettivo e concreto supporto anche alle famiglie degli utenti. In un tale contesto, il nuovo ruolo dell’Operatore Socio Assistenziale (OSA) sta richiedendo figure professionali sempre più preparate e formate che possano contribuire effettivamente a fronteggiare i bisogni di assistenza materiale ed affettiva, dalla cura dell’igiene, all’alimentazione, all’ambiente di vita, di soggetti in situazione di forte disagio (principalmente disabili, anziani non autosufficienti, soggetti con disagio psichico, minori problematici, tossicodipendenti) tendendo a favorirne l’autonomia e l’autodeterminazione e a migliorare il loro rapporto con il contesto. Al riguardo, le aziende partner hanno richiesto un programma formativo che consenta agli allievi di acquisire abilità specifiche connesse sia alla cura dei bisogni fondamentali (tecniche di preparazione dei pasti, tecniche per usare correttamente presidi, ausili e attrezzature, atti alla mobilità e al trasferimento della persona, controllo assunzione dei farmaci prescritti, igiene personale, mobilità, vestizione, espletamento delle funzioni primarie, etc.) che relative all’assistenza alla salute dell’assistito (saper osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l’utente può presentare – pallore, sudorazione, ecc., applicare tecniche di primo soccorso in caso di malore/infortunio degli utenti, adottare precauzioni idonee alla riduzione dei rischi per l’utente e per le persone con cui è in contatto, supportare l’assistito nelle attività che favoriscono, il recupero ed il mantenimento di capacità cognitive e manuali, applicare le indicazioni fornite dal personale medico circa l’utilizzo di semplici dispositivi medicali – es. apparecchi per la misurazione della pressione arteriosa – e l’assunzione dei farmaci prescritti). La figura dovrà essere in grado, inoltre, di collaborare con altre figure professionali dell’area sanitaria e dei servizi sociali: medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, psicologi, ecc., e di avere capacità comunicative e di mediazione non solo da utilizzare con i soggetti assistiti ma anche per un proficuo dialogo e confronto con la famiglia di appartenenza. Infine, tenuto conto che le aziende partner hanno espresso l’esigenza che la figura dell’Operatore Socio Assistenziale disponga anche di competenze informatiche sia per rappresentare le attività svolte che per attivare semplici laboratori a beneficio degli utenti, è previsto un modulo di Digital Key Competence finalizzato a far acquisire abilità per ‘Gestire dati, informazioni e contenuti digitali’.

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